Nella foto: un ricordo del corso del 2020

 

Dal quotidiano “Alto Adige” del 30/04/2021

La collaborazione tra l’agenzia di formazione CEDOCS e l’Associazione Alzheimer Alto Adige ASAA ha portato alla realizzazione del “corso di qualificazione per attività di accompagnamento a beneficio di malati di demenza”, che ha ottenuto un notevole successo sia in termini di risultati che di soddisfazione dei partecipanti.
Per la nuova edizione del corso a Bolzano è stato sottolineato ancora di più il contenuto della cura delle persone affette da demenza. Inoltre, siamo molto consapevoli dell’impatto della pandemia, che abbiamo analizzato e che sarà al centro di moduli aggiuntivi per quanto riguarda il rischio di infezione, ricorda il Presidente ASAA, Ulrich Seitz.

L’iniziativa consente alle persone che operano come accompagnatori e/o badanti di completare la propria descrizione professionale del lavoro attraverso l’aspetto psicologico-culturale e l’utilizzo attivo del tempo trascorso insieme, per cui l’offerta formativa, in precedenza focalizzata principalmente sulle attività assistenziali domiciliari e sugli aspetti infermieristici, è stato integrato con tematiche specifiche a riguardo per migliorare la qualità dell’assistenza a domicilio. Il corso è aperto anche ai parenti dei malati di demenza al fine di fornire loro risorse che permettono loro di sostenere i propri familiari malati con più successo e meno stress.
Il programma innovativo per gli interessati prevede 60 ore di insegnamento, con inizio il 14.05.2021 e durata fino al 26 06.2021 (le lezioni e le esercitazioni si  terranno sempre il venerdì pomeriggio e il sabato mattina, in presenza e non online).

Un lavoro non facile, quello dell’assistenza a domicilio, e che spesso, „soprattutto nella fase terminale della malattia”, comporta per gli interessati di trovarsi a dover affrontare una serie di problematiche difficili, „commettendo errori che fanno male al paziente ma anche se stessi, anche a livello umano“. E non si può non considerare, che spesso questo viene svolto da persone alla prima esperienza, quindi senza nessuna competenza. Invece il lavoro di assistenza è fondamentale, sia per fare stare meglio il malato che per risparmiare l’uso e il consumo di farmaci e per la riduzione dell’accesso al pronto soccorso. Scopo delle nostre iniziative per la popolazione è, quindi, quello di dare alcune informazioni indispensabili per migliorare la qualità della vita dei pazienti e anche di chi vive accanto a loro. E le adesioni non mancano: siamo „stati sollecitati anche  dagli stessi badanti“, spiega Seitz, a istituire ulteriori corsi e, contrariamente a quanto si può pensare, le adesioni riguardano metà stranieri e metà altoatestini. Spesso i lavoratori stessi si rendono conto delle loro carenze o hanno avuto delle esperienze di lavoro complicate, perché lavorare con persone affette da demenza è piuttosto complicato, soprattutto all’inizio.  I riscontri positivi arrivati dai partecipanti ai corsi precedenti, che  ci hanno dato la spinta a proseguire.

I familiari che assistono i malati hanno esigenze e desideri specifici; sono loro i veri esperti dei loro bisogni specifici. Devono essere rispettati e i servizi devono essere vari e flessibili per tener conto delle differenti situazioni individuali. I servizi devono anche considerare che i bisogni cambiano con il progredire della malattia. L‘Associazione Alzheimer si trova in una posizione privilegiata per fornire aiuto ai familiari e per fare pressione sui politici affinché siano colmate le lacune nei servizi pubblici di assistenza. La ricerca in questo campo è una componente chiave per contribuire a mantenere al miglior livello possibile la vita del malato e di chi lo assiste, sottolinea l’Associazione Alzheimer Alto Adige.

Informazioni sul nuovo corso tramite info@asaa.it o il numero verde dell’Associazione Alzheimer 800660561

Dal quotidiano “Alto Adige” del 27/04/2021

Dopo che l’Associazione Alzheimer Alto Adige ASAA, in stretta collaborazione con l’agenzia di formazione “Cedocs”, ha organizzato con grande successo negli ultimi 3 anni corsi di formazione per parenti premurosi e badanti nel comune di Bolzano, l’Associazione Alzheimer Alto Adige è ora molto lieta che sia riuscita per la prima volta ad impostare un programma molto interessante per chi è interessato all’ambito delle 60 ore , a partire dal 7 maggio 2021 fino al 24 giugno 2021 nella città di Merano. Le relazioni si terranno sempre di venerdì pomeriggio e sabato mattina nella sala civica Otto Huber), nonostante le restrizioni causate dalla pandemia della corona e in presenza.

Il progetto consente alle persone impegnate nell’assistenza a domicilio di completare il proprio profilo professionale attraverso l’aspetto psicologico-culturale e l’uso attivo del tempo insieme. Il corso è aperto anche a parenti di persone affette da demenza per fornire loro strumenti pratici.

Nella foto: una partecipante dell’ultimo corso a Bolzano e il Presidente ASAA Ulrich Seitz

Lo scopo è indubbiamente quello di sostenere i familiari di malati con più sicurezza e meno stress. Il focus delle lezioni e delle esercitazioni pratiche sono gli aspetti relazionali e l’uso attivo del tempo per gli anziani, per cui in base alla loro biografia, ci si affida a comportamenti, iniziative e suggerimenti che aiutano a preservare in modo sostenibile il loro interesse e il coinvolgimento sociale nel loro ambiente . Ciò previene la malinconia e la sensazione di isolamento, che non solo portano a un rapido declino mentale e fisico negli anziani. La varietà di argomenti è particolarmente impressionante questa volta, si passa dall’informazione giuridica, alla cinestetica, all’alimentazione degli anziani, alla presentazione dei servizi sanitari e sociali nel Paese, alla preparazione dei pasti tradizionali, all’assistenza domiciliare, alla domotica, al lavoro, alle possibilità terapeutiche, come ad esempio il supporto psicologico per gli accompagnatori con gestione delle crisi, sottolineano Ulrich Seitz, Presidente dell’Associazione Alzheimer e Ricciarda Cavosi, psicologa e responsabile dell’iniziativa in loco. Il motivo principale per cui siamo così felici è che siamo riusciti ad attirare specialisti esperti da una vasta gamma di professionisti di Merano e dintorni. Una cosa non va dimenticata, soprattutto in questo momento eccezionale: la maggior parte delle persone affette da demenza in Alto Adige viene assistita dai parenti, spesso senza alcun supporto professionale. I parenti che prestano assistenza sono fisicamente, psicologicamente, emotivamente e spesso anche finanziariamente ed economicamente stressati. C’è spesso una mancanza acuta di sostegno e di offerte di soccorso nel settore pubblico che possono essere dimostrate per aiutare e avere un effetto positivo. Molti parenti nel paese sono sospettosi o rifiutano offerte di sostegno poco convinte, afferma Seitz. Ciò che sembra importante per gli organizzatori del corso è sottolineare che è molto possibile vivere dignitosamente a casa nonostante la diagnosi di demenza.Il corso menzionato mostra come funziona. Questo è meglio farlo quelli al momento giusto dall’esterno per ottenere aiuto e questo permesso. Ecco perché è essenziale che la famiglia si occupi a fondo della situazione , discuta apertamente fino a che punto possono aiutare e dove hanno bisogno di aiuto esterno , consiglia la persona interessata, Laura Turati, tra gli altri. L’imprenditrice, figlia e volontaria Turati spiega in maniera pratica le conoscenze di base di cui si ha bisogno nella cura dei malati di demenza, descrive l’importanza di costruire il rapporto tra il caregiver, il caregiver e la sua famiglia, e affronta le problematiche spesso molto opache relative al diritti della persona assistita e, infine, responsabilità civile / penale nel processo assistenziale.

Non mi stanco mai, sottolinea Seitz, ricordare anche la necessità del supporto di volontari qualificati come parte essenziale di un mix assistenziale di successo . L’ulteriore qualificazione dei volontari impegnati aiuta ad alleviare il peso sui parenti che si prendono cura di loro.

Informazioni sul corso tramite info@asaa.it o il numero verde dell’Associazione Alzheimer 800660561

Siccome gli spazi nel Palazzo Altmann a Gries sono occupati per le postazioni di test, dobbiamo, fino a luglio, offrire un’altra occasione di scambio per il nostro gruppo di auto mutuo aiuto.

Pertanto, per il gruppo in lingua italiana che di solito, nei periodi normali, si trovava il primo lunedì del mese, lo scambio si farà come già sperimentato, sulla piattaforma virtuale zoom.
Con il vantaggio che tutti possono partecipare comodamente da casa, anche chi abita fuori città.

Ovviamente, bisogna avere un contatto internet; in più, serve la prenotazione all’indirizzo dell’ASAA info@asaa.it, per ricevere il codice di accesso.

Quindi, i nostri incontri vanno “in rete” ogni primo lunedì del mese, dalle ore 17 alle 19.

 

È con grande gioia che possiamo condividere questo interessante resoconto di Anna, come lei stessa ci scrive:

“Caro Presidente Ulrich Seitz e Direttivo,
con grande onore allego la relazione relativa al Viaggio dei Laboratori con i familiari di Bolzano. Questo periodo sfidante ha allungato i tempi per l’elaborazione dei dati raccolti attraverso i questionari che sono stati accuratamente dettagliati dalla Felicitatrice e neuropsicologa Maria Rita Di Gioia e tutto il lavoro è stato supervisionato dalla Felicitatrice Giorgina Saccaro e da Letizia Espanoli.

Sarebbe bello se i risultati di questo Viaggio potessero essere condivisi con i familiari e con il Comune che lo ha sostenuto…

Rinnovo la mia gratitudine per avermi affidato questo straordinario percorso che sta proseguendo nei  Sente-Mente® Caffè con tanto interesse da parte del gruppo dei familiari che in questi mesi si è consolidato.

Un abbraccio al team ASAA per tutto ciò che di importante continua a fare accadere.

Anna Gaburri
Educatrice e Felicitatrice del Sente-Mente® Project e Giorni Felici”

 

Scarica qui la Relazione Sente-Mente® Laboratori Bolzano 2020-2021

Stimata socia, stimato socio,

con la presente, il direttivo dell’Associazione Alzheimer Südtirol Alto Adige ODV invita tutti i soci a partecipare alla sua assemblea generale, che avrà luogo
in prima convocazione venerdì, lì 26 marzo 2021 alle ore 7.00

e in seconda convocazione venerdì, lì 26 marzo 2021 alle ore 16.30

Considerando la situazione attuale, l’assemblea dei soci 2021, si terrà esclusivamente in formato online, e specificatamente in forma di Videoconferenza Zoom.
Per tale motivo Vi inviamo già anticipatamente il relativo indirizzo, che dovrà essere usato il 26 marzo 2021.

Bisogna solamente cliccare sull’indirizzo in oggetto (vedasi sotto), senza dover installare programmi specifici.
In ogni caso si allega una descrizione come usare il metodo “Zoom”.

Ecco i riferimenti necessari:
Zoom-Meeting

È in programmazione il seguente ordine del giorno:

  1. benvenuto e inaugurazione dell’assemblea da parte del presidente Ulrich Seitz e della vicepresidente Edith Moroder;
  2. relazione sull’attività 2020 e approvazione (Helmuth Ohnewein);
  3. situazione finanziaria e approvazione del conto consuntivo 2020 (Helmuth Ohnewein);
  4. programma attività 2021 e approvazione del bilancio di previsione 2021;
  5. Riforma del Terzo Settore: approvazione degli adeguamenti necessari, come previsto dal Codice del Terzo Settore;
  6. Confronto con i soci in merito al fabbisogno delle famiglie in periodo di Covid-19;
  7. Resoconto del progetto con relative decisioni da approvare in merito alla fondazione “Casa Inge” a Magrè;
  8. prossimi appuntamenti importanti;
  9. Qualità di vita a domicilio: relazione da parte degli esperti dell’organizzazione “Arche nel KVW”, Otto von Dellemann, Michael Salvelli e Leonhard Resch
  10. Varie.

Vi chiediamo ora di volerci comunicare la Vostra partecipazione entro e non oltre il giorno 25 marzo 2021, mediante mail a info@asaa.it

Il Vostro supporto è molto importante per noi, proprio in questo periodo difficile!

 

Ringraziando per la preziosa fiducia,
Vi salutiamo cordialmente

Presidente Ulrich Seitz
e tutto il direttivo di Associazione Alzheimer Südtirol Alto Adige

 


Ulrich Seitz, recentemente confermato dal Consiglio Comunale di Bolzano nel suo incarico di referente del volontariato per le persone con disabilità, ha presentato al sindaco Renzo Caramaschi e all’assessore agli affari sociali Juri Andriollo una relazione aggiornata sulla situazione dei gruppi vulnerabili nella città di Bolzano nel contesto della pandemia di Corona.

Il numero di persone che vivono nella città di Bolzano con una disabilità, cioè un handicap permanente, aumenta ogni anno (di circa l’8%). In termini di dati, al 31.12.2020, risultano 7859 persone, di cui 3301 sotto i 60 anni, e 980 persone con una disabilità del 100% con indennità di accompagnamento nella città di Bolzano.

La pandemia purtroppo ha il potenziale di annullare la maggior parte degli sforzi di inclusione degli ultimi anni, dice Ulrich Seitz. Questo ci rende tristi.

Ora la situazione si è ulteriormente aggravata, anche nel comune di Bolzano, e soprattutto centinaia di persone colpite nella vita lavorativa non hanno potuto ricevere una formazione sufficiente durante il periodo della cassa integrazione o per motivi di formazione, prevista per il loro percorso occupazionale. In questo contesto si è rivelato necessario, cooperare concretamente con le associazioni dei datori di lavoro e con le scuole professionali nell’elaborazione di accordi specifici, con lo scopo di migliorare la posizione delle persone in questione.

Inoltre, ci sono state difficoltà organizzative negli ultimi mesi. Nelle fasi del “lockdown” in primavera 2020 e nel periodo natalizio, per esempio, i bisogni delle persone sorde non sono stati presi in considerazione nell’attuazione del requisito della maschera obbligatoria. E con le pareti di plexiglas alle casse dei supermercati o negli ambulatori dei medici, non si tiene ancora conto delle esigenze speciali delle persone in sedia a rotelle e dei ciechi.

Si aggiunge il fatto che a molti bambini disabili di Bolzano viene negata la partecipazione all’istruzione. Inoltre, in molti casi le famiglie interessate non ricevono un aiuto sufficiente per “l’istruzione a domicilio“. Un sondaggio del volontario Ulrich Seitz mostra anche che le donne e gli uomini con handicap a Bolzano sono significativamente più propensi a vivere da soli in una famiglia – la proporzione è quasi il 25% più alta per le donne e il 30% per gli uomini.

Seitz ritiene che il tasso di povertà tra le persone con disabilità sia allarmante. Con il 32,4%, gli uomini con handicap hanno una probabilità più che doppia di essere colpiti dalla povertà a Bolzano rispetto agli uomini senza handicap (14,6%). Vivono anche in povertà più spesso delle donne con menomazioni (28,1%).

Le persone con disabilità mentali e soprattutto psicologiche hanno indubbiamente bisogno di una struttura giornaliera fissa. Pertanto, la chiusura completa delle strutture comporta un enorme peso per i parenti.

Abbiamo numerosi casi nel comune di Bolzano in cui vediamo che i genitori ultraottantenni, che sono essi stessi gruppi a rischio, devono farsi carico dell’assistenza e a volte anche della cura dei loro figli adulti. Si tratta di una situazione inaccettabile, per la quale dobbiamo trovare una soluzione insieme ai servizi coinvolti, oltre che con volontari qualificati, sottolinea Ulrich Seitz, che in questo contesto è fiducioso che Bolzano possa fare passi importanti, anche perché ha già individuato alcune risorse per delle iniziative pratiche a riguardo.

Un’altra preoccupazione è l’attivazione di servizi igienici facilmente accessibili per le persone con disabilità nella zona della città. Attualmente, le persone che hanno bisogno di cure non possono di solito usare nessuno dei bagni standard per disabili. Hanno bisogno di un deposito per cambiare gli assorbenti per l’incontinenza. Spesso, per i parenti con un familiare gravemente menomato o anche per i gruppi ricreativi con giovani disabili, le escursioni terminano prematuramente perché l‘ausilio per l’incontinenza deve essere cambiato e non si vuole assistere la persona colpita su un pavimento freddo o umido di una toilette. Inoltre, ci vuole anche una certa forza fisica per sollevare qualcuno dalla sedia a rotelle.

Ulrich Seitz
21.02.2021

 

Egregi Signori,

La pandemia di Corona grava pesantemente. L’incertezza è particolarmente grande in molte famiglie, anche perché importanti servizi nel settore sanitario e sociale sono stati inaccessibili per mesi, e molte attività sono state limitate o addirittura interrotte.

Ciononostante, il lavoro nel supporto ai soci e con i parenti premurosi dell’ Associazione Alzheimer Alto Adige ASAA sta andando a pieno ritmo in questo periodo.

Così, molte offerte che in origine erano pianificate in presenza sono state recentemente preparate come eventi online a breve termine e sono ora disponibili gratuitamente per gli interessati. In particolare, oltre alle consulenze sulla campagna “Insieme – lentamente torniamo alla normalità” con gli psicologi Michele Piccolin e Alice Panicciari (prenotazioni attraverso il numero verde 800660561), sono stati inseriti per la prima volta nel programma anche incontri con le due insegnanti certificate di validazione Anna Fink e Alexandra Kaiser, che hanno già anni di esperienza con i pazienti affetti da demenza. La validazione può sembrare astratta, ma è associata ad un concetto semplice: In primo piano c’è l’apprezzamento genuino e profondo del malato, in quanto i suoi sentimenti e i suoi stati d’animo non sono percepiti come fantasie, ma come realtà. Secondo il principio della validazione, è ora importante accettare il desiderio invece di ribellarsi ad esso. È importante non ridicolizzare lo stato emotivo. La persona colpita può vivere nel suo mondo, ma i suoi sentimenti sono reali. In teoria, la validazione sembra semplice, ma in pratica, purtroppo, sembra diversa. Se il parente ha difficoltà ad accettare le emozioni del paziente, è necessario il supporto di un consulente esperto. Una formazione professionale sulla demenza e preziosi consigli pratici sul modo giusto di trattare con le persone colpite sono essenziali per un’interazione amorevole.

I primi appuntamenti per questo prezioso scambio sono previsti per il 23.2.2021 e il 4.3.2021, entrambi dalle ore 18.00 alle ore 20.00.
Gli interessati si possono iscrivere da subito via mail a info@asaa.it e ricevono poi successivamente tempestivamente il relativo link per la conferenza in videoconferenza Zoom.

Le persone anziane e malate dovrebbero potersi concentrare, soprattutto ora, su questioni positive che non sono legate agli spiacevoli eventi che circondano il virus (come l’aumento dei contagi, dei decessi, ecc.) ed essere aiutate a tornare alla routine quotidiana e agli interessi che possono ancora perseguire. È anche essenziale aiutarli a seguire comportamenti corretti per proteggere la propria salute. Questo è ciò di cui l’Associazione Alzheimer è convinta.

Inoltre, può essere utile incoraggiare i senior ad impegnarsi in attività che altrimenti si perderebbero sempre più spesso, dedicando loro il tempo necessario per sentirsi utili e importanti.

Anche il tema del lutto e della fine della vita merita una menzione: una preoccupazione che gli anziani spesso esprimono nel colloquio con noi in questo tempo di incertezza e di instabilità.

Infatti, gli anziani sentono il bisogno di parlare della propria percezione della vita e della sua fine per fare i conti con il suo corso e per dare un senso alle perdite passate o recenti. I parenti possono avere difficoltà ad affrontare tali questioni con i propri cari, ma un atteggiamento aperto, conversazionale e ricettivo di ascolto può aiutarli a farlo.

Altre componenti fisse di sensibilizzazione sono le regolari discussioni sui casi con assistenza pratica. Un supporto in questo senso è il consolidato “Gruppo Sentemente”, sempre il mercoledì alle 17 con l’esperta Anna Gaburri.

Anche in questo caso l’accesso è semplice e tempestivo, poiché l’associazione può rispondere alle esigenze di tempo di chi cerca aiuto.
Si prega di iscriversi mediante una relativa mail a info@asaa.it

Il rafforzamento della qualità della vita in casa è e rimane al centro dei nostri sforzi.

L’ASAA è quindi lieta della prossima 4° edizione del corso di qualificazione per l’accompagnamento dei pazienti affetti da demenza, che si terrà a Bolzano dal 16 aprile 2021 e che si rivolge a parenti e badanti. Anche quest’anno a Bolzano si terranno 60 emozionanti ore di lezione su una vasta gamma di argomenti legati alla cura dei malati di Alzheimer. Questa primavera, per la prima volta, un tale corso di formazione è garantito anche a Merano (partenza fine marzo).

Le iscrizioni per entrambi i corsi nel capoluogo di provincia e sono possibili da subito sotto info@asaa.it.

Infine si indicano 2 conferenze on-line, che sono state concepite tra ASAA e il “KVW” nei giorni 9.2.2021 (tedesco) e 9.3.2021 (italiano), sempre alle ore 17. Si parlerà come vivere in sicurezza con la demenza e come migliorare la qualità di vita a domicilio con e senza barriere architettoniche.

Gli interessati si possono iscrivere da subito via mail a info@asaa.it e ricevono poi successivamente tempestivamente il relativo link per la conferenza in videoconferenza Zoom.

Tutte le persone interessate sono invitate a chiamare il numero verde 800660561 in qualsiasi momento per saperne di più sui vari eventi e sull’assistenza disponibile per aiutare le circa 13.000 persone colpite nella nostra Provincia.

 

Tanti cari saluti

Ulrich Seitz
Presidente

Anna Gaburri, la Felicitatrice Sente-Mente che tanti ormai conoscono molto bene,
invita agli incontri del Sente-Mente-Caffè, rispettando tutte le regole, via Zoom:
a partire dal 13/1/21,
ogni mercoledì,
dalle ore 17 alle ore 19.

CS: In tempi di lockdown ASAA invita a videoconferenze per tutti gli interessati

L’Associazione ASAA-Alzheimer Südtirol Alto Adige, in questi tempi difficili, vuole comunque essere vicina ai familiari impegnati nell’assistenza e farsi carico di iniziative intese a promuovere nuove modalità di intervenire sia nella prevenzione della malattia sia nel suo decorso. ASAA quindi organizza, insieme alla cooperativa Cedocs, due videoconferenze del dott. Iannoccari che tanti soci ASAA conoscono già. Il dott. Giuseppe Iannoccari, psicologo, neuropsicologo, docente di Scienze Umane all’Università Statale di Milano, presidente dell’associazione Assomensana, ha infatti tenuto, nell’anno scorso, per conto di ASAA una conferenza che ha riscosso grande interesse di pubblico. Quest’anno, il professore si rivolge online ad un pubblico generico, senza distinzione di età, estrazione socio-culturale ecc.; ogni conferenza è un evento a sè. La prima tratterà l’argomento “Il decadimento cognitivo nella malattia: la Ginnastica Mentale per rallentare la perdita di autonomia” (24 novembre 2020, ore 17-18). Le ricerche scientifiche hanno dimostrato come i training di stimolazione cognitiva costituiscono un valido rimedio per ridurre il decadimento cognitivo: la stimolazione cognitiva ha un’efficacia del 70% rispetto ai trattamenti farmacologici, molto meno efficaci. Nella conferenza del dott. Iannoccari si potranno valutare i protocolli di training cognitivo elaborati da Assomensana, denominati “Ginnastica Mentale”, con i quali si può mantenere il più a lungo possibile l’agilità, la flessibilità e le prestazioni di mente e cervello anche nei soggetti colpiti da malattie neurodegenerative.

La seconda conferenza ha per tema gli „Stili di vita: mantenere mente e cervello in forma a tutte le età” ( 1°dicembre 2020, ore 17-18). 

L’innalzamento dell’età media odierna non ha eguali nella storia della specie umana. Però tante persone invecchiano bene fisicamente, mentre presentano problemi cognitivi che spesso boicottano la qualità di vita del singolo e, oltre certi limiti, anche la qualità della vita dei familiari. Gli stili di vita giocano un ruolo cruciale in tale ambito, soprattutto con riguardo all’alimentazione e nutrizione, attività fisica e mentale, reti sociali, aspetti psico-relazionali e sentimento di inclusione nella propria comunità di appartenenza.

Le due conferenze si tengono a distanza utilizzando il programma Zoom. Un modo moderno e semplice di seguire conferenze rimanendo comodamente a casa e potendo seguire i contenuti in maniera completa. E’ anche possibile intervenire con domande al termine delle conferenze, con risposta da parte del relatore.

Il Presidente ASAA Ulrich Seitz ricorda il fenomeno importante, da non sottovalutare, e cioè persone che assistono i propri cari affetti da demenza o da altre malattie invalidanti sono anche loro particolarmente esposte al rischio di solitudine, perché nel tempo si rarefanno i contatti con parenti, amici, vicini di casa; il dato rilevato in Italia e così anche nella Provincia Autonoma di Bolzano è quello, secondo il quale circa un terzo delle coppie malato-caregiver vive in condi- zioni di isolamento e, soprattutto, nell’impossibilità di chiedere aiuto nel momento del bisogno. Il provvedimento del governo inglese è consistito in un rilevante finanziamento diretto alle associazioni che si ponevano l’obiettivo di ridurre la solitudine di specifici gruppi di cittadini.

L’indirizzo e-mail dell’ASAA info@asaa.it e il numero verde 800 660 561 accolgono le prenotazioni degli interessati; a chi ci indica il proprio indirizzo sarà girato il link di contatto del programma Zoom. (ehm)

Eventi

  • 24 novembre 2020, ore 17-18: “Il decadimento cognitivo nella malattia: la Ginnastica Mentale per rallentare la perdita di autonomia”
  • 1°dicembre 2020, ore 17-18: “Stili di vita: mantenere mente e cervello in forma a tutte le età”

 

 

 

 

 

 

 

Gentile dottoressa Moroder,

innanzitutto desidero ringraziarla per l’interesse che l’ASAA – Alzheimer Südtirol Alto Adige ha mostrato nei confronti della nostra Guida al linguaggio.

Si tratta di un documento al quale teniamo in particolar modo perché riteniamo rappresenti il punto di partenza del lavoro quotidiano che ci accomuna, ovvero la valorizzazione e l’inclusione delle persone con demenza.

Come ha potuto notare la guida, pubblicata nel marzo 2019, è rivolta a organizzazioni, giornalisti, medici, associazioni di volontariato e a tutti coloro che si confrontano quotidianamente con questa tematica, ed è un adattamento italiano di quanto emerso da gruppi di lavoro e associazioni internazionali.
Anche noi, come voi, sappiamo bene quanto le parole abbiano un impatto significativo su come le persone con demenza sono viste e trattate nella loro comunità ed è stata questa la motivazione che ci ha portato a realizzare e diffondere in Italia la Guida. Dal 2016 siamo infatti impegnati anche nella realizzazione sul territorio italiano del progetto “Comunità Amiche delle Persone con Demenza”, che propone prima di ogni iniziativa, l’uso di un linguaggio adeguato, che sia specchio della volontà di rispettare e non isolare le persone con demenza.

Sono quindi lieta che la Guida in italiano, per poter raggiungere quante più persone possibili, sia messa a disposizione sul vostro sito, molto interessante, con le modalità che lei indica e mi auguro che questo possa rappresentare un primo passo verso una proficua collaborazione tra l’ASAA e la Federazione Alzheimer Italia.

Augurandole buon lavoro, le porgo i miei più cordiali saluti.
Gabriella Salvini Porro
Presidente Federazione Alzheimer Italia