Nella foto Ulrich Seitz e Ricciarda Cavosi, psicologa e referente per la formazione delle badanti e familiari
Comunicato stampa
In una società che invecchia costantemente, assistenti e badanti ben addestrati stanno diventando sempre più importanti. Le persone che soffrono di demenza, in particolare, hanno bisogno di cure individuali e amorevoli. I cosiddetti accompagnatori quotidiani e di demenza possono fornire proprio questo, ma il prerequisito è una formazione adeguata. E per questo lotteremo ora, perché la situazione con proposte di cure intermedie, da parte del Servizio Sanitario Pubblico o dai servizi sociali è tutto fuorché soddisfacente per le circa 10.500 famiglie, che devono garantire l’assistenza a domicilio con sacrificio. L’Associazione Alzheimer Alto Adige (ASAA) organizza a Bolzano e Merano corsi specifici per caregiver e badanti. Abbiamo ora formato ben più di 150 persone per 70 ore ciascuna, il presidente Ulrich Seitz sa di poterlo riferire. E non è affatto una contraddizione che badanti ed altoatesini imparino insieme e gli uni dagli altri. È anche un grande arricchimento per tutti i partecipanti. Dal momento che ci aspettiamo purtroppo anche per questa estate non miglioramenti fondamentali per i familiari da parte dei servizi pubblici, perché molto manca come aiuti concreti ai soggetti direttamente interessati e non è reso disponibile a tutti, è fondamentale che interveniamo in auto-aiuto ancora più coraggiosamente, ha sottolineato Seitz. Le consulenze, gli incontri, le proiezioni e gli approfondimenti corrispondenti con i volontari e gli esperti autonomi perseguono i seguenti obiettivi: i componenti del processo di invecchiamento fisico e cognitivo, le malattie della vecchiaia e le diverse esigenze delle persone anziane con limitazioni e delle persone molto anziane sono trattati dall’Associazione Alzheimer Alto Adige. Vengono implementati modelli innovativi che aumentano la soddisfazione della vita in età avanzata. Inoltre, è importante rafforzare la percezione dell’ambiente delle persone colpite. Il focus è sulla demenza e la qualità della vita. Non sono solo i pazienti che devono imparare a convivere con la diagnosi di demenza, ma anche chi gli sta vicino. A questo proposito iniziamo tra l’altro con i gruppi di validazione specificamente formate ed accreditate, sottolinea Seitz. Nel team quindi le famiglie altoatesine sono fornite con consigli pratici e assistenza nella cura. Un focus è posto sui servizi in relazione con la cura (definizione, profili dei compiti, modelli di cura), con l’abitazione e l’organizzazione della cura e dell’impegno a domicilio. I risultati dell’attività estiva e, soprattutto, le nuove direzioni di cura saranno presentati in un evento informativo di 2 giorni per tutta la popolazione il 20-+21.09.2021 a Terlano nell’ambito della Giornata Mondiale dell’Alzheimer. Si tratta di comportamenti di sfida che influenzano il benessere della persona. Possono avere varie cause, e il deterioramento neurologico associato alla demenza è solo uno dei fattori. La prospettiva biopsicosociale guarda chiaramente agli aspetti psicologici e sociali oltre a quelli medici.
L’Associazione Alzheimer dell’Alto Adige non si prende una pausa estiva. Siamo disponibili e reperibili ogni giorno tramite il numero verde 800660561 o tramite info@asaa.it, ricorda Ulrich Seitz.